La visita di Davide Ghersini
In occasione della riunione tecnica del 26 aprile 2017, è stato ospite gradito della sezione di Albano Laziale l’arbitro in forza alla CAN B Davide Ghersini della sezione Aia di Genova.
Come consuetudine consolidata, la visita di Ghersini ad Albano Laziale è stata ad ampio spettro formativo. Nei locali sezionali, gremiti per la notevole partecipazione degli associati, ha avuto inizio la riunione tecnica, nella quale Ghersini, dopo aver ripercorso la sua storia arbitrale, che lo ho portato nell’arco di 15 anni all’approdo alla CAN B, ha voluto richiamare l’attenzione della platea su alcuni aspetti rilevanti nella crescita di un arbitro: Concentrazione, Uniformità, Lettura della gara ed Occhi aperti. La concentrazione durante una gara è fondamentale, una calo di concentrazione può comprometterla in toto. L’uniformità consente ad un arbitro di garantirsi, agli occhi di tutti, la massima credibilità, pertanto è importante riuscire ad essere sempre puntuali ed uniformi nelle decisioni. A questa analisi a priori si accompagna la capacità di lettura della gara, nel corso del suo svolgimento, laddove l’arbitro deve essere pronto a cogliere lo sviluppo tattico e l’evoluzione agonistica. Infine, l’ultimo aspetto, che si ricollega ai precedenti, ovvero gli occhi aperti sempre. Simpatico il gioco di parole con la quale Gherisini ha voluto concludere la prima parte della RTO unendo la prima lettera di ogni aspetto descritto, chiudendo appunto dicendo che il quinto aspetto è sicuramente il…la fortuna!!!
La seconda parte della riunione è stata dedicata al commento di una serie di filmati, riguardanti gare dirette da Ghersini (alcuni addirittura della gara diretta il giorno prima a Salerno), in relazione ai quali ancora più forte è stata l’interazione con la platea, costantemente sollecitata a commentare le diverse situazione di gioco proposte e le ragioni sottostanti alla propria valutazione delle stesse.
Dopo i saluti ed il ringraziamento all’ospite da parte del Presidente Lombardi, la serata è proseguita presso un noto ristorante castellano.
di Francesco IACOPINO