Filippo Capellupo

Si è tenuta giovedì 18 Aprile la Riunione Tecnica con Filippo Antonio Capellupo, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Antiviolenza. Oltre alla presenza di Capellupo la Sezione ha avuto il piacere di ospitare Umberto Carbonari, Componente del Comitato Nazionale.

Nella riunione si sono affrontati diversi temi, a dimostrazione della profonda integrazione e attività svolta all’interno dell’Associazione da parte di Capellupo che ha ricoperto nella stessa diverse ruoli, da Vice Presidente dell’AIA fino alla carica di Osservatore Arbitrale in Serie B, passando per la Presidenza della Commissione Regionale Arbitri Calabria.

Durante il suo intervento Filippo ha esaminato il ruolo femminile all’interno dell’Associazione, ripercorrendo i risultati ottenuti nel corso degli anni. In un secondo momento è stato affrontato l’argomento della violenza sui direttori di gara. Questi ultimi sono infatti vittime delle aggressioni che avvengono in particolar modo nei campionati giovanili, aggressioni che spesso sono causate dalla scarsa preparazione atletica, e quindi psicologica, dei calciatori. 

Siete voi – dice Capellupo rivolto alla platea –  a sapere meglio di tutti chi avete difronte, siete voi ad avere a che fare con quei signori, signori che non sono più in grado di arrivare attraverso la dedizione, l’allenamento e la tecnica, quindi cercano scorciatoie. Quando dopo aver fischiato un fallo ti si presenta davanti uno con gli occhi di fuori e la vena del collo pulsante, beh se gli sbatti in faccia il cartellino potrebbe essere fatale, cosa fare? Aspetta un istante, attendi che arrivino anche i suoi compagni, così in non sarai più solo; il provvedimento va preso, ma a volte va capito il momento, va compreso se conviene attendere un qualche secondo prima di prenderlo! Con questo semplice escamotage si possono ridurre gli atti di violenza”. 

Il Presidente dell’Osservatorio ha chiuso il suo intervento spiegando il concetto di interpretazione e restituzione dell’attività sportiva, ricordando ai giovani arbitri come sia “il comportamento che ci fa diventare veri professionisti”.

Vi è stato in seguito il contributo di Umberto Carbonari che, in riferimento a quanto detto dal suo collega e amico di lunga data Capellupo, ha rimarcato l’importanza della proposta del Presidente dell’AIA Marcello Nicchi per quanto concerne il Fondo di Solidarietà per gli arbitri, il fondo pensione per i colleghi più giovani rivolta alla Commissione Cultura, Sport e Scienza oltre alla Commissione Esperti Legali (presente nel Lazio con due avvocati penalisti). Il Componente del Comitato Nazionale ha infine riportato le parole dell’Osservatorio Antiviolenza sull’attuale condizione dentro e fuori i terreni di gioco: “Non siamo ancora entrati in una fase di presa coscienza, ma la strada è giusta.”

In conclusione Capellupo ha citato una frase della rivista “L’Arbitro”, che sottolinea come “nel bene o nel male, l’arbitraggio ci mette in condizione di vivere tutto in positivo”.

La Riunione si è conclusa con i ringraziamenti dei due ospiti e del Presidente di Sezione Alessandro Lombardi ed è proseguita con una cena in un noto ristorante locale.

di Matteo Morlacchetti