Quiz – Calcio A 11 – Regola 12
“Falli e scorrettezze”

Un calciatore che manifesta il proprio dissenso, anche in modo non verbale, contro una decisione dell’Arbitro deve essere ammonito.

Un calciatore che commette un fallo con negligenza deve essere ammonito.

Trattenere un avversario è un fallo punibile con un calcio di punizione diretto.

Un calciatore commette infrazione contro il portiere se lo ostacola nel momento in cui rilancia il pallone con le mani.

Il portiere può mantenere il possesso del pallone tra le mani fino a sei secondi o il tempo necessario per fare sei passi.

Ai fini della sanzione disciplinare, un fallo commesso con negligenza è considerato più grave di un fallo commesso con imprudenza.

Colpire con un pugno un proprio compagno si configura come condotta violenta?

Il portiere dopo aver effettuato regolarmente una parata, per effetto dello slancio, esce dall’area di rigore con il pallone tra le mani. L’Arbitro accorderà un calcio di punizione diretto.

Due calciatori, compagni di squadra, a gioco in svolgimento, vengono alle mani nella loro area di rigore. Cosa deve fare l’Arbitro? Espelle entrambi i calciatori ed accorda un calcio di rigore.

Il cartellino rosso o giallo può essere mostrato anche a persone diverse dei calciatori titolari, di riserva o sostituiti,

Ostacolare la progressione di un avversario (senza contatto fisico) può essere punito con un calcio di punizione diretto? No, mai.

Nell’ambito della Regola 12 “negligenza” significa che il calciatore ha mostrato una mancanza di attenzione nell’effettuare un contrasto.

Se un calciatore commette tre infrazioni anche di diverso tipo, deve essere comunque ammonito per aver violato ripetutamente le Regole del Gioco.

Un calciatore effettua un tackle con negligenza. L’Arbitro assegnerà un calcio di punizione diretto senza provvedimento disciplinare.

Un calciatore che lancia, con imprudenza e senza intenzione di nuocere ad un avversario, qualsiasi oggetto deve essere ammonito.

Nell’ambito della regola 12 “imprudenza” significa che il calciatore ha agito con noncuranza del pericolo o delle conseguenze per un avversario.

Un calciatore colpevole di un fallo commesso con imprudenza deve essere ammonito.

Se un calciatore nega un’evidente opportunità di segnare una rete commettendo un fallo di “gioco pericoloso” nei confronti di un avversario, l’Arbitro dovrà espellere il calciatore.

La condotta violenta si può verificare con il pallone in gioco oppure non in gioco, comunque all’interno del terreno di gioco.

Un calciatore non di riserva prende parte al gioco, senza il prescritto assenso dell’Arbitro, e segna un’autorete. L’Arbitro accorderà la rete ed ammonirà il calciatore.

Caricare un avversario con negligenza è considerata un’infrazione.

Quando il pallone si trova fuori dal terreno di gioco o durante una interruzione di gioco, di norma, possono essere assunti soltanto provvedimenti disciplinari.

Con il pallone in gioco, un calciatore titolare sputa addosso all’Arbitro, trovandosi entrambi sul terreno di gioco. Decisioni: espulsione e calcio di punizione diretto o di rigore.

Ai calciatori è consentito esprimere la propria gioia dopo la segnatura di una rete, ma tale manifestazione non deve essere eccessiva.

Tutte le infrazioni di “condotta violenta” commesse con il pallone in gioco vengono punite con un calcio di punizione diretto o indiretto.

Trattenere un avversario prevede l’ammonizione obbligatoria del calciatore che ha commesso il fallo.

Se nell’impedire la progressione ad un avversario si verifica un contatto fisico, come dovrà regolarsi l’Arbitro? Dovrà concedere un calcio di punizione diretto o di rigore.

Un calciatore non di riserva, ritardatario o rientrante, prende parte al gioco senza il consenso dell’Arbitro e segna una rete. L’Arbitro deve se il gioco non è stato ancora ripreso, annullare la rete, ammonire il calciatore e riprendere con un calcio di punizione diretto.

Due calciatori possono contrastare, in modo regolare, lo stesso avversario nel medesimo tempo.

Un calciatore di riserva entra sul terreno di gioco e colpisce violentemente un avversario. L’Arbitro espelle il calciatore di riserva e assegna un calcio di punizione diretto o di rigore.

Un calciatore che si appoggia sulle spalle di un proprio compagno per saltare più in alto nel tentativo di colpire il pallone di testa, deve essere punito? Sì. Il calciatore verrà ammonito per comportamento antisportivo e l’Arbitro accorderà un calcio di punizione indiretto.

L’utilizzo di espressione blasfema da parte di un calciatore di riserva o sostituito comporta l’espulsione.

Quando il portiere è entrato in possesso del pallone con le mani non può essere contrastato da un avversario.

I calciatori di riserva devono essere espulsi con l’utilizzo del cartellino rosso.

“Fallo di mano” e “trattenere un avversario” sono infrazioni che devono sempre essere sanzionate con un’ammonizione.

Un calciatore che utilizza “vigoria sproporzionata” deve essere sempre espulso.

Con il pallone in gioco due compagni si colpiscono reciprocamente con dei pugni sul terreno di gioco. L’Arbitro espelle entrambi i calciatori ed assegna un calcio di punizione diretto.

Con il pallone non in gioco possono essere inflitte soltanto sanzioni disciplinari.

L’atto di toccare il pallone con un oggetto tenuto nella mano (es. parastinchi) è considerato una tipologia di fallo di mano.

Un calciatore che ostacola la progressione di un avversario, senza contatto fisico, sarà punito con un calcio di punizione indiretto.

Sputare contro un ufficiale di gara, che si trova sul terreno di gioco, si punisce con un calcio di punizione diretto nel punto in cui è avvenuta l’infrazione e l’espulsione del colpevole.